Forte Corno | Praso

Forte Corno

La Provincia autonoma di Trento ha affidato al prof. arch. Luciano Semerani dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia la predisposizione di un progetto di valorizzazione e recupero sistematico dei segni del paesaggio relativi alla Prima guerra mondiale all'interno dello specifico territorio delle valli Giudicarie.
Tale studio si basa sulla "reinterpretazione delle relazioni e dei rapporti tra le tracce superstiti, i caratteri dell'ambiente, i possibili nuovi interventi e la memoria collettiva che conserva in modo frammentario il ricordo dei fatti storici collegati ai manufatti che hanno trasformato la valle”. Il progetto procede da un'analisi delle preesistenze ambientali classificando i luoghi-capisaldo del carattere del territorio (“callotopi”), gli elementi ripetuti che costituiscono la trama del territorio (“callotipi”) e i manufatti di serie integrati nel sistema territoriale (“normotipi”).

Forte Corno, nel Comune di Praso, costruito tra il 1890 e 1892, rientra nei cosiddetti Gebirgsfort e presenta una struttura articolata su cinque piani e più di cinquanta stanze: al piano terra si trovano magazzini, cucine l’osservatorio e le cannoniere, ai piani superiori ci sono invece alloggi e depositi nonché postazioni per mortai. Nelle parti superiori si trovano i cofani di gola e per mitragliatrici. Venne dotato di cupole e corazze ma ritenuto presto obsoleto venne dismetto nel 1915, subendo pesanti bombardamenti nei successivi anni di guerra. Nel dopoguerra, venne spogliato dai recuperanti.

Nel corso degli ultimi anni è stato interessato da lavori di restauro che hanno portato al recupero della struttura.
Forte Corno costituisce la naturale prosecuzione di Forte Larino, cui è collegato da un suggestivo sentiero panoramico recuperato anche grazie a un finanziamento Docup.
Nel 2012 sono stati concessi contributi al Comune di Praso per ulteriori 2 lotti che hanno riguardato la pulizia e la parziale messa in sicurezza degli interni e la sistemazione delle coperture.
È stato inoltre chiesto il finanziamento di un terzo lotto di lavori che dovrebbe riguardare il completamento del rivestimento del cofano di gola, il suo consolidamento e il restauro dei paramenti murari e dovrebbe prevedere la realizzazione di opere per ampliare l’area di visita e l’installazione di parapetti, reti, cancelli agli ingressi.

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Nuovi percorsi di visita multimediali al forte | Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica - Università degli Studi di Trento

Nell’ambito delle iniziative per la commemorazione del centenario dell’inizio della Grande Guerra, il comune di Praso ha incaricato l’Università degli Studi di Trento di studiare possibili percorsi di visita multimediali all’interno del forte, da inaugurare nell’estate 2014. Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Meccanica, con la consulenza dell’Università “Sapienza” di Roma, ha proposto la realizzazione di un itinerario basato sull’inserimento nello spazio preesistente di un allestimento audio-visivo affidato alle tecniche avanzate della comunicazione digitale.
L’idea è quella di non turbare la libera percettibilità dell’ambiente e di non entrare in conflitto funzionale con le strutture preesistenti. Il progetto è fortemente riconoscibile e ben distinto dal contesto per materiali, forme, colori, luminosità e posizioni; immagini, filmati e testi forniti dall’allestimento si offrono come commenti e spiegazioni posti su un diverso livello comunicativo rispetto a quello delle superfici storiche: in altri termini, l’illustrazione non gareggia mai né si confonde con l’architettura illustrata.
La proposta consiste nell’inserimento di forme cubiche pure e luminose sulle cui superfici sono disposte tutte le informazioni che si intendono dare, come se appartenessero ad uno spazio “altro”. I cubi sono una successione di momenti informativi subito riconoscibili come se fossero connessi da un filo logico autonomo. Possono essere disposti, secondo la logica del percorso di visita e il tipo di ambienti, come se emergessero gradatamente dalle pareti e in una successione di crescente apparizione fino al punto di isolarsi del tutto nello spazio in predeterminati punti di arrivo, come se fossero magicamente sospesi.
 


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