Val di Sole

Monte Tonale Orientale_dalla cima vista sulla Conca Presena e Corno di Lagoscuro_MGR

La strada che arrivare al Passo del Tonale, lungo la Val di Sole, sale dal fondovalle circondata dagli imponenti gruppi montuosi dell'Ortles-Cevedale a nord, del gruppo del Brenta a sud e dell'Adamello-Presanella a ovest. Qui venne intrapresa un’intensa opera di fortificazione messa in atto dall'Austria-Ungheria sin dalla fine degli anni Cinquanta dell'Ottocento.

In Val di Sole, da sempre una via di transito, tra il 1860 e il 1861 venne realizzata la tagliata stradale di Strino cui seguì tra 1906 e 1913 la costruzione del Blockhaus Pejo (“Barbadifior”), nella vicina valle di Pejo, e dei forti Zaccarana, Pozzi Alti e Mero.
Come accadde anche in altre aree interessate dalla Grande Guerra, le costruzioni vennero modificate per rispondere a nuove esigenze strategiche e tecniche. Oggi di alcuni forti sono rimasti ruderi imponenti resi accessibili e visitabili.

In questa parte del Trentino si combattè la cosiddetta “guerra bianca”, con le truppe dell'esercito austro-ungarico e italiano a contendersi cime e ghiacciai a quote elevate. I nomi delle vette sono i capitoli di una storia fatta di lotte durissime e di condizioni ambientali proibitive.
Per approfondire il tema della guerra in alta montagna vale la pena fare tappa alla Galleria di Passo Paradiso con l'allestimento multimediale “Suoni e Voci della Guerra Bianca”, al Museo Pejo 1914–1918 “La guerra sulla porta”, al Museo della Guerra Bianca di Vermiglio e a forte Strino, oggi musealizzato.
Per provare a comprendere da vicino cosa significhi vivere e difendere una postazione in alta quota, merita una visita il presidio austro-ungarico di Punta Linke a 3632 m di quota (solo per escursionisti esperti).

Per informazioni sul patrimonio della Prima guerra mondiale in Val di Sole si può consultare il portale tematico Sulle tracce della Grande Guerra o consultare la brochure allegata a questa pagina.


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