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Percorso della memoria nel Sistema Adamello Presanella – Presanella. Ambito Carè Alto–Pozzoni
Percorso della memoria nel Sistema Adamello Presanella. Ambito Val Genova

Collana Percorsi, Parco Naturale Adamello Brenta, 2013

Il Parco Adamello Brenta ha realizzato due guide che accompagnano gli escursionisti sulle tracce della Guerra Bianca in Val Genova e Val di Borzago. Le guide, complete di cartine, note tecniche e riferimenti storici, rientrano nel più ampio progetto del “Percorso della memoria nel Sistema Adamello - Presanella”, grazie al quale sono state individuate e mappate oltre 3300 opere campali che facevano parte del sistema di difesa austro-ungarico nel corso della Prima guerra mondiale.
Il primo di questi due agili volumetti, curato da Giuseppe Gorfer, già autore di molte pubblicazioni di carattere storico-ambientale, si focalizza sulla zona del Carè Alto individuando tre percorsi consigliati, in questo caso, ad escursionisti preparati. Nello specifico, si tratta del sentiero dell’artiglieria che dal rifugio Carè Alto porta alla Bocchetta del cannone dove sono collocate due bocche da fuoco e di quello dei Pozzoni che dalla sella di Niscli piega sotto cima Pozzoni percorrendo le trincee, i camminamenti e le postazioni verso monte Coel, con vista il Corno di Cavento. La via normale al monte Carè Alto è il terzo percorso proposto che, attraversando la vedretta di Lares, raggiunge la cima per la cresta nord.
La seconda guida, curata da Vincenzo Zubani, profondo conoscitore del territorio, già sindaco di Tione, si occupa invece dell’area della val di Genova. In questo caso escursioni più facili, adatte anche alle famiglie che in sicurezza possono affrontare lo sbarramento di Fontanabona, la Linea degli Honved in val Siniciaga e il sentiero delle artiglierie della val di Nardìs.
Le pubblicazioni, alle quali hanno contribuito anche i volontari del "Progetto Skoda 10.4" per il Comune di Giustino, si possono trovare nelle Case del Parco Adamello Brenta e in vendita nel bookshop on line nel sito del Parco.
 

Lungo i sentieri della Grande Guerra sugli Altipiani di Folgaria Lavarone e Luserna
Collana La montagna dei ragazzi, Egon, Rovereto, 2014, 31 pp

E’ dedicata agli Altipiani Cimbri la quarta guida escursionistica per ragazzi realizzata da Accademia della Montagna in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto all'interno della Collana La montagna dei ragazzi.
Gli escursionisti più giovani e le loro famiglie dispongono così di un agile libretto che li accompagna in montagna alla scoperta delle tracce che essa ha lasciato in Trentino. Nell’anno di apertura del Centenario della Grande Guerra questa guida propone di percorrere i sentieri degli Altipiani ancora segnati dalle trincee, visitando le postazioni fortificate ed entrando nei musei che custodiscono la memoria di quel conflitto. Ad aiutarli nell’esplorazione una serie di contenuti facili ma completi che comprendono descrizioni, foto e schede di approfondimento.
Dopo un’introduzione storica sulla Grande Guerra in Trentino e una sezione più specifica dedicata alle specifiche vicende degli Altipiani, vengono proposti quattro itinerari di diversa difficoltà: Forte Dosso delle Somme e Forte Cherle sull’altopiano di Folgaria, Forte Busa Verle e Cima Vezzena, e infine Forte Luserna.
La guida, edita da Egon editore, si avvale per i testi della competenza del Museo della Guerra di Rovereto. Le illustrazioni sono di Tommaso Sega.


"Lungo i sentieri della Grande Guerra in Vallagarina"

Collana La montagna dei ragazzi, Egon, Rovereto, 2013, 32 pp

Quello dedicato alla Vallagarina è il terzo volumetto della collana di piccole guide escursionistiche per ragazzi che raccontano le vicende legate alla Grande Guerra in Trentino, progetto che Accademia della Montagna sta portando avanti in collaborazione con il Museo Storico Italiano della guerra di Rovereto.
Per il Centenario della Grande Guerra questa utile guida suggerisce ai ragazzi e alle loro famiglie possibili itinerari in montagna alla scoperta delle tracce che essa ha lasciato in Trentino. Percorrendo i sentieri della Vallagarina, ancora segnati dalle trincee, visitando le postazioni fortificate ed entrando nei musei che custodiscono la memoria di quel conflitto, bambini e ragazzi dispongono di un’utile guida con contenuti alla loro portata che comprendono descrizioni, foto e schede di approfondimento. Dopo un’introduzione storica sulla Grande Guerra in Trentino e una sezione più specifica dedicata alle specifiche vicende della Vallagarina, vengono proposti quattro itinerari di diversa difficoltà: due escursioni in Val di Gresta al campo trincerato del Nagià Grom e alle trincee di Monte Creino, una proposta sull’Altopiano di Brentonico tra Monte Vignola e Corno della Paura, e un itinerario sul Monte Altissimo.
La guida, edita da Egon editore, si avvale per i testi della competenza del Museo della Guerra di Rovereto. Le illustrazioni sono di Tommaso Sega.
 

“Placchette” degli Altipiani. Kappenabzeichen di scavo raccolti tra Vezzena, Ortigara e Marchesina
di Marco Gramola, Luca Girotto e Fulvio Alberini
Associazione Storico Culturale Valsugana Orientale e Tesino, 2013, 188pp., 12 euro

Il “Quaderno” numero 7 è il secondo volume che l’Associazione Storico Culturale Valsugana Orientale e Tesino dedica ai distintivi austroungarici da berretto portati dai soldati, nel corso della Grande Guerra, sulle linee del fronte nel Trentino sud-orientale. Dopo il Lagorai, l’attenzione si sposta sulla “destra Brenta”, in particolare sulla piana di Vezzena, la valle di Sella, il monte Civeron, Cima Dodici, l’Ortigara e la piana della Marcesina.Il volume, dopo un’introduzione sulle principali vicende militari accadute in questi territori, presenta un inventario delle placchette, con foto di dettaglio che le riproducono ed una scheda descrittiva con le caratteristiche tecniche, i dati del ritrovamento e alcune nota storiche.
Oltre alle placchette, il libro tratta anche altra oggettistica proveniente dai campi di battaglia: decorazioni e onorificenze, oggetti personali dei soldati, artigianato di trincea e molto altro. La pubblicazione dei Quaderni è una delle attività svolte con continuità dall’ASCVOT che nel 2013 ha visto un rallentamento a causa dell’impegno dedicato al riallestimento della Mostra permanente della Grande Guerra di Borgo Valsugana dagli autori di questo volume.
Il volume, realizzato in collaborazione con il Sistema Culturale Valsugana Orientale ed il Comune di Borgo Valsugana, è in vendita presso la Mostra permanente della Grande Guerra di Borgo Valsugana ed è disponibile nel circuito delle librerie.
 

L’Aviazione italiana e il bombardamento aereo nella Grande Guerra
Basilio Di Martino, Ufficio Storico Aeronautica, 2013, 780 pp.

Alla vigilia del centenario della Prima guerra mondiale, il generale Di Martino ci regala una nuova opera, che ci permette di aprire una finestra sulla storia della nascente Aviazione Militare Italiana durante la Grande Guerra.
In questo libro l’autore affronta la nascita e lo sviluppo di una nuova specialità, il bombardamento aereo: un nuovo strumento che avrebbe portato l’offesa ben oltre i confini dei campi di battaglia, rappresentati in questa Guerra dalle trincee. Partendo da un’ampia documentazione storica, Di Martino ci porta a capire i molti aspetti organizzativi e l’evoluzione della tecnica. Vengono presentati i velivoli utilizzati con il loro armamento: su tutti, il trimotore Caproni. Si descrivono quindi gli aspetti tecnico-operativi che piloti e specialisti affrontavano quotidianamente in un’epoca dove volare era già un’impresa.
Si prosegue con la lettura di quello che possiamo definire un “diario storico” delle attività di bombardamento che le 15 squadriglie “Caproni” portarono a compimento durante tutto il primo conflitto mondiale.
Molti sono i riferimenti di questo libro che legano la Grande Guerra al nostro territorio. Ad esempio, l’innovativo velivolo trimotore da bombardamento progettato, con grande ingegno ed altrettanta tenacia, dall’ingegnere Gianni Caproni, nativo di Arco. Senza dimenticare l’utilizzo operativo di tale mezzo in azioni di bombardamento che coinvolsero molte località strategiche del nostro territorio (all’epoca sotto la sovranità austriaca). Queste ultime azioni furono effettuate dai trimotori in carico alle Squadriglie 5^ e 9^ del III Gruppo Aeroplani di base a Verona.

Il libro è reperibile presso:
Stato Maggiore Aeronautica - Ufficio Storico
Viale dell’Università, 4 - 00185 Roma
tel. 06 4986 4636; fax 06 4986 4299
www.aeronautica.difesa.it (link: Storia - Ufficio Storico)
editoriastorica@aeronautica.difesa.it
 

Teleferiche dell’11а Armata austro-ungarica dall’Adige al Brenta (1915-1918)
Antonio Zandonati, Luigi Longhi, Museo Storico Italiano della Guerra, 2013
Il libro è il risultato di una lunga ricerca da parte degli autori, Antonio Zandonati, studioso della Grande Guerra, e Luigi Longhi, cultore della storia degli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. È una guida dedicata alle teleferiche realizzate dall’esercito austro-ungarico. Complessivamente sull’intero fronte meridionale (quindi non solo dall’Adige al Brenta, territorio indagato dagli autori) gli austriaci realizzarono 410 teleferiche lunghe in tutto 710 chilometri, gli italiani ne costruirono 2170 per 2300 chilometri. La differenza fu determinata dal fatto che gli italiani ne costruirono tantissime di piccole e smontabili mentre gli austriaci privilegiarono quelle fisse e a lunga campata. Grazie allo studio delle carte geografiche austriache e italiane, alle foto aeree e d’epoca scattate dall’Esercito regio, alle relazioni del Servizio informazioni italiano e a tante camminate, gli autori sono riusciti ad individuare i resti di ciò che rimane delle stazioni di partenza e/o arrivo di una settantina di teleferiche tra campali, pesanti e leggere alla cui realizzazione lavorarono anche molti prigionieri russi, serbi, italiani, rumeni, montenegrini. Plinti in cemento, gallerie e caverne dove veniva riposto il materiale, spuntoni in ferro conficcati nella roccia.
Per ogni teleferica individuata la ricerca presenta una scheda, completa delle coordinate in modo da rintracciarla con il gps, numerose foto e anche altri luoghi di interesse delle varie zone passate al setaccio.

Lungo i sentieri della Grande Guerra in Val di Sole,
Collana La montagna dei ragazzi, Egon, Rovereto, 2013, 32 pp
Una collana di piccole guide escursionistiche per ragazzi che raccontano le vicende legate alla Grande Guerra in Trentino suggerendo itinerari in montagna alla scoperta delle tracce che essa ha lasciato: è questo il progetto che Accademia della Montagna sta portando avanti in collaborazione con il Museo Storico Italiano della guerra di Rovereto. In previsione del Centenario della Grande Guerra, sono previste nove pubblicazioni nell’arco del triennio 2103-2105, ciascuna dedicata ad un preciso ambito geografico. Nel mese di giugno 2013 è stato presentato il secondo volumetto dedicato a Val di Sole e Val di Pejo. Percorrendo le valli segnate dalle trincee, visitando i forti o entrando nei musei che custodiscono la memoria di quel conflitto, bambini e ragazzi potranno affrontare delle escursioni in montagna alla loro portata aiutandosi con descrizioni, foto e schede di approfondimento.
Dopo un’introduzione storica sulla Grande Guerra in Trentino e una sezione più specifica dedicata al territorio della Val di Sole, vengono proposti quattro itinerari di diversa difficoltà: Forte Mero e Forte Zaccarana, da Passo Tonale al Monte Tonale orientale, Passo Paradiso e la Galleria della Guerra Bianca, Forte Barbadifior e Pian della Vegaia. La guida, edita da Egon editore, si avvale per i testi della competenza del Museo della Guerra di Rovereto. Le illustrazioni sono di Tommaso Sega.

Il fronte occidentale della fortezza di Trento. Ischia Podetti, Monte Soprasasso, Castellar della Grua e le linee di difesa avanzate nella valle dei Laghi
di Volker Jeschkeit, Curcu&Genovese, 2012, 319 pp

Jeschkeit, ingegnere tedesco che ormai da anni vive in Trentino, prosegue nella sua opera di studio e ricognizione della fortezza militare di Trento. In questo volume rileva e documenta la linea principale di difesa della fortezza della città capoluogo sulla scorta del piano generale di armamento ed equipaggiamento austro-ungarico del 1914 e 1915. Linea principale che comprendeva sia la valle dei Laghi (dal monte Gazza, Margon, Vezzano, Padergnone fino al monte Rosta sul Bondone) che la vecchia linea di cintura interna sul monte Soprasasso e a Castellar della Grua. Un sistema difensivo, quello della valle dei Laghi, finora sconosciuto alla storiografia e qui descritto per la prima volta. Per rispondere alle nuove esigenze, gli austro-ungarici “aggiornarono” la vecchia e ormai inadeguata fortezza ottocentesca facendo sparire gran parte della linea difensiva sotto la roccia costruendo le postazioni principali in caverna o in manufatti di calcestruzzo. Il libro mette in evidenza tutto ciò sulla base di una precisa documentazione datata 1915.
 
Die baricata-Straße - La strada della Barricata. L’ultima strada dell’Impero
di Luca Girotto, Silvy Edizioni, 2013, pp 257
La "strada della Barricata" fu una delle più impegnative opere d'ingegneria stradale militare mai affrontate dalle truppe tecniche dell'impero austro-ungarico: avviato nel 1913-1914, il progetto di questa rotabile di montagna (destinata a collegare la ferrovia sul fondo della Valbrenta con la piana di Marcesina per alimentare il fronte delle Melette di Gallio e di Foza) venne ripreso nel 1918 con l'impiego di oltre 6000 prigionieri di guerra russi e di migliaia di militari dei reparti tecnici dell'Armee.
Il tracciato prevedeva 9 gallerie e 9 tornanti su un percorso di circa 13 km e venne realizzato con il ricorso a tecniche d'avanguardia rimanendo incompleto (causa fine guerra) negli ultimi 2 km, i più agevolmente completabili.
Luca Girotto, appassionato studioso degli avvenimenti bellici sul fronte tra la Valsugana, il Lagorai e la Val Cismon, ricostruisce in questo suo nuovo volume le vicende che interessarono questa impressionante arteria stradale: 260 pagine in b/n e a colori, con oltre 270 tra fotografie, schizzi e cartine, nella quasi totalità inedite, assieme ad un testo imperniato sul memoriale del capitano imperiale Hermann Janowski direttore lavori dell'immane cantiere, consentono di rivivere l'epopea della prova suprema delle truppe tecniche della monarchia dell'aquila bicipite. Nell'ultima parte, una dettagliata descrizione del percorso per chi desiderasse, a piedi o in bicicletta, ricalcare le orme degli zappatori di Carlo d'Asburgo.
 
“Sulle tracce del fronte tirolese. Escursioni sui luoghi della Grande Guerra 1915-1918”
di Oswald Mederle, Casa Editrice Athesia, 2013, pp 175
Ricercatore e studioso delle vicende legate al Primo conflitto mondiale, Oswald Mederle è l’autore di questa nuova guida escursionistica che presenta 30 itinerari che conducono a capisaldi e postazioni dislocati lungo l’antico fronte tra Sud Tirolo e Trentino. Dai 3644 metri di altitudine del Monte Vioz, riservato agli escursionisti più esperti, al sentiero di collegamento dei forti del Tonale, adatto anche alle famiglie, ai panorami mozzafiato sul lago di Garda da Cima Oro o dal Massiccio della Rocchetta.
Per ogni escursione sono disponibili una scheda tecnica, brevi cenni storici sulle principali vicende che hanno interessato la meta dell’itinerario durante la guerra e la sua descrizione dettagliata (in versione estesa e sintetica). Il tutto è corredato da mappe e fotografie aggiornate.
Il punto di vista dell’autore, è basato su fonti storiche austriache “senza pregiudizi e senza tendenze politiche”. L’invito che Mederle rivolge a turisti e appassionati in vista del Centenario è quello di percorrere i sentieri della Grande Guerra per divenire più consapevoli del proprio passato.
Il libro è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Storica del Tirolo, sezione di Bolzano.
 
Monumenti. Conoscenza, restauro, valorizzazione 2003-2008
a cura di Michela Cunaccia, Morena Dallemule e Cecilia Betti
Provincia autonoma di Trento - Soprintendenza per i Beni architettonici, 2013, pagg. 364
È un volume di grande formato e riccamente illustrato quello pubblicato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici della Provincia di Trento guidata da Sandro Flaim. Un compendio del lavoro svolto tra gli anni 2003 e 2008 di catalogazione, tutela, restauro e valorizzazione dei tanti “monumenti” culturali - tra ville, parchi e giardini, chiese, cimiteri, palazzi, castelli e fortificazioni- che si trovano sul territorio provinciale. Uno dei capitoli è dedicato ai “Segni della Grande Guerra”. In vista del Centenario, i saggi di Nicola Fontana e Marica Piva tratteggiano il quadro storico-culturale d’insieme del sistema fortificato austro-ungarico trentino e riassumono il fronte degli interventi di recupero previsti nel “Progetto Grande Guerra”.
“Con questa pubblicazione - sottolinea il soprintendente Flaim nell’introduzione - si auspica che, scorrendo una relazione di restauro o l’esposizione di un’iniziativa, si possa cogliere tra le righe l’impegno delle numerose persone coinvolte, che permette ogni giorno di trasformare la ‘tutela’, la ‘conservazione’ e la ‘valorizzazione’ da disposizioni di un testo normativo in azioni concrete a salvaguardia del patrimonio culturale”. E’ già in corso la redazione di un secondo volume che verrà pubblicato nel 2014 con la descrizione degli interventi di restauro dal 2008 al 2013.
Chi fosse interessato alla pubblicazione può rivolgersi a:
Soprintendenza per i Beni architettonici, via S. Marco 27 – Trento, 0461/496616 sopr.architettonici@provincia.tn.it

A quasi cent’anni. Il censimento delle opere campali della Grande Guerra nelle Giudicarie
di Maddalena Pellizzari e Gianni Poletti, Ecomuseo della Valle del Chiese, Consorzio dei Comuni del B.I.M. del Chiese, Centro Studi Judicaria, 2012, 118 pp
Questo libro, curato da Maddalena Pellizzari e Gianni Poletti dell’Associazione di Promozione Sociale “Il Chiese”, documenta e restituisce al pubblico i risultati del progetto “La Grande Guerra nelle Giudicarie” che nel corso degli ultimi anni ha consentito di rilevare e georeferenziare i siti della Grande Guerra nella Valle del Chiese e in alcune zone vicine.
Il progetto, articolato in più fasi, ha puntato da un lato alla raccolta e conservazione di testimonianze e reperti materiali utili a ricostruire la memoria della guerra in Valle del Chiese, dall’altro ha previsto il censimento delle opere campali sul territorio, in particolare i siti “minori” che hanno rivestito grande importanza nella difesa del territorio: trincee, gallerie, camminamenti, postazioni, strade, sentieri militari, teleferiche.
La ricerca ha portato all’individuazione di 103 siti e alla georeferenziazione di 4675 punti. Sono state scattate 12.146 fotografie e redatte 1932 schede. Nei primi capitoli del libro gli autori tracciano un quadro storico delle Giudicarie dal XVI secolo all’Ottocento, illustrano la situazione della Valle del Chiese tra il 1914 e il 1918, e si occupano del tema della memoria e del recupero del patrimonio storico (forti, cimiteri, osservatori).
Il progetto “La Grande Guerra nelle Giudicarie”, di cui questo volume è un tassello, è stato realizzato dall’Ecomuseo della Valle del Chiese con il sostegno finanziario del Consorzio dei Comuni del B.I.M. del Chiese, della Fondazione Caritro, del Centro Studi Judicaria, del Consorzio Turistico della Valle del Chiese e del Parco naturale Adamello-Brenta.
Questa pubblicazione non è in vendita nel circuito delle librerie, per chiedere informazioni su dove sia possibile reperirlo si può contattare l’Ecomuseo della Valle del Chiese (tel 0465 622137, info@ecomuseovalledelchiese.it).
 
I nostri eroi – Unsere Helden. La memoria dei “tirolesi italiani” decorati nell’esercito austro-ungarico (1914-1918)
di Marco Ischia, Mario Moser e Carlo Refatti, Egon Editore, 2013, 365 pp
Il volume si propone l’obiettivo di censire i trentini, sudditi dell’Impero asburgico, che combatterono con l’esercito austro-ungarico e vennero decorati nel corso del conflitto. Gli autori hanno condotto la ricerca consultando la pubblicistica dell’epoca, setacciando numerosi archivi e fonti letterarie. La ricerca ha permesso di risalire ai nominativi di più di 3000 decorati. Oltre alle loro storie, il saggio ricostruisce il contesto di guerra nel quale hanno operato sia sul fronte orientale che su quello italiano. “Sarebbe presuntuoso pensare - sottolineano gli autori - di aver realizzato il censimento completo e privo di errori dei decorati locali in divisa imperiale. Per questo motivo consideriamo la ricerca condotta un punto di partenza e non di arrivo nel recupero della memoria di questi uomini e ci auguriamo che, in futuro, il memoriale si possa accrescere”.
 
“L’offensiva austriaca nel Trentino” del generale Pompilio Schiarini
Editrice Rendena, 2013, 127 pp
Dopo quasi 85 anni torna in libreria il diario finora pressoché introvabile del generale Pompilio Schiarini che al tempo fu pubblicato dalla Libreria del Littorio col titolo “Commentari della vittoria – L’offensiva Austriaca nel Trentino (1916)”. Merito della pubblicazione va all’Editrice Rendena e alla Sat Carè Alto che proseguono così sulla strada intrapresa da tempo nella presentazione di alcuni diari di guerra redatti da corrispondenti o ufficiali impiegati al fronte. Il generale, di cui non si hanno molte notizie, fu testimone diretto della Prima guerra mondiale combattuta in Trentino e le sue cronache riguardano, in particolare, il conflitto sugli Altipiani, dalla Valsugana al Pasubio. Ampio spazio viene dato a due tra i fatti d’armi più rilevanti, l’attacco austriaco al Pasubio e l’azione sul Corno di Vallarsa che vide la cattura di Cesare Battisti e Fabio Filzi. Il volume è completato dall’illustrazione di alcune escursioni sulle tracce della Grande Guerra, tra cui la descrizione della Strada delle 52 gallerie. A corredo dei testi, immagini d’epoca tratte dal libro “Monte Pasubio” del fotografo Mario Zuliani, edito a Schio nel 1924.