Sentiero della Pace 2° tratto: Adamello > Val Concei

Corno di Cavento_ghiacciaio_MGR

Il Sentiero della Pace è un tracciato che collega i luoghi della Grande Guerra sul fronte del Trentino e si estende dal passo del Tonale alla Marmolada per una lunghezza di oltre 600 chilometri. Il percorso è contrassegnato da segnavia con una colomba. Nel box qui a fianco è disponibile una guida con la descrizione generica delle singole tappe che lo compongono.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

Questo tratto del Sentiero della Pace può essere percorso in tre giorni: le tappe sono lunghe e impegnative, i paesaggi attraversati selvaggi e poco frequentati.



Prima tappa | Rifugio Carè Alto - Rifugio Trivena

Dal rifugio Carè Alto (2.459 m, +39 0461 948080 - rifugio@carealto.it) si prende il sentiero 222 e, lasciando sulla destra la mole imponente del Carè Alto, si sale in circa un'ora alla Bocca di Conca (2.674 m). Superata la Bocca di Conca si entra nella Valletta Dosson (o Val Cavento) e si scende a Malga Dosson Casina (2.363 m): questo territorio è descritto anche dal tenente Felix Hecht nelle sue memorie.
Nei pressi della malga vi sono un accogliente bivacco e resti del comando del sottosettore della Valletta Alta. Si prosegue in discesa lungo la valle di San Valentino fino alla Malga Valletta Bassa e all'incrocio con il sentiero 225 che riporta in quota. Si supera il Passo Coston della Valletta (2.350 m) e il bivacco della Cunella (2.280 m); risalendo la testata della val Stacciole si giunge alla Bocca della Cunella (2.523 m).
In questo tratto il sentiero è piuttosto accidentato ed attrezzato con brevi scale in ferro e corde fisse. Dalla Bocca della Cunella si scende in val di Trivena tenendo sulla destra le cime Cop di Breguzzo e Cop di Casa e superando la radura erbosa del Pian di Redont. Si giunge infine al rifugio Trivena (1.650 m, tel. +39 0465 901019, www.trivena.com) che, oltre ad offrire vitto e alloggio, ospita una raccolta di cimeli bellici.

Seconda tappa | Rifugio Trivena - Lardaro

La seconda tappa, di quasi 30 km, porta fino al paese di Lardaro.
Dal rifugio Trivena (info@trivena.com) si scende ai 1.232 m di Ponte Pianone, da dove si risale la valle d'Arnò seguendo il segnavia 262. Il Sentiero della Pace supera malga Casina Nuova, malga d’Arnò (1.558 m), malga Margiassone (1.718 m), malga Pozze e poi giunge a passo del Frate (2.248 m), dove rimangono numerosi resti di opere militari e i ruderi della teleferica che risaliva la valle d’Arnò. Dal Passo del Frate, su terreno friabile e a tratti attrezzato, si sale ai 2.509 m del monte Corona. Da qui si prosegue in cresta, perdendo lentamente quota e attraversando in successione il Corno Vecchio ed il Dosso dei Morti (2.183 m), fino a giungere a malga Avalina (1.975 m). Da qui il Sentiero della Pace continua in direzione sud-est, passando per Dosso Brullo (1.760 m). Scendendo si passa per Forte Corno (1.100 m), costruito tra il 1883 ed 1890, e Forte Larino (723 m), nei pressi di Lardaro. Il pernottamento avviene in una delle strutture ricettive della Valle del Chiese.

Terza tappa | Lardaro - Rifugio Pernici

Tappa impegnativa quella che porta da Lardaro al rifugio Pernici, in val Concei: si percorrono circa 27 km e 1.500 m di dislivello; la traversata si snoda talvolta su creste affilate e insidiose sulle quali è necessario prestare attenzione.
La prima parte del percorso è facile e si svolge su strada asfaltata: dal paese di Lardaro si raggiunge la località Deserta. Da qui si risale fino ai 1.398 m di nalga Ringia (3 ore) e poi, percorrendo un bel sentiero militare, fino alla Pozza di Cadria (1.954 m). Sulla destra si intravedono numerose postazioni militari austro-ungariche del sistema del monte Nozzolo, presidiate in tempo di guerra da due compagnie di Kaiserjäger. L'itinerario prosegue verso malga Cadria e Cima Cadria (2.254 m). Sulla vetta sono presenti una croce in legno ed un altare.
Da Cima Cadria si entra in val Concei: si calcolino almeno 4-5 ore per giungere al rifugio Pernici. Dal Cadria si scende di 300 m di quota e si giunge alla Bocca di Tartaval (1.947 m), poi si continua in cresta, fra resti di trincee e postazioni militari in caverna e panorami spettacolari, continue salite e discese, con il passaggio alla Cima La Roda (2.169 m), Bocca Campei (1.849 m), Corno dei Gui (2052 m) e discesa alla Bocca dell'Ussol (1.878 m). Da qui comincia l'ultimo tratto della giornata: per salire alla Cima Gavardina (2.047 m) si incontrano alcuni passaggi impegnativi (uso delle mani nei facili passaggi di primo grado); e poi avanti verso il Dosso della Torta (2.156 m, all’epoca confine tra il settore di Bondo e quello di Riva del Garda), la Bocchetta di Slavazza (2.048 m, corde fisse), il Tofino (2.151 m), il Corno di Pichea (2.138 m) e Mazza di Pichea (1.879 m). Da Bocca di Trat si scende ai 1.600 m del rifugio Nino Pernici (tel. +39 0464 505090 - 349 3301981, www.pernici.com).

 


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