Sentiero della Pace 3° tratto: Valle di Ledro > Alto Garda

Malga Zures

Il Sentiero della Pace è un tracciato che collega i luoghi della Grande Guerra sul fronte del Trentino e si estende dal passo del Tonale alla Marmolada per una lunghezza di oltre 600 chilometri. Il percorso è contrassegnato da segnavia con una colomba. Nel box qui a fianco è disponibile una guida con la descrizione generica delle singole tappe che lo compongono.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

Questo tratto del Sentiero della Pace può essere percorso in tre giorni: le tappe ci portano dai monti della valle di Ledro all’Altissimo di Nago, passando per la riva del lago di Garda e i forti del monte Brione.



Prima tappa | Rifugio Pernici - Riva del Garda

La prima tappa unisce il rifugio Pernici con Riva del Garda (66 m), il punto più basso dell'intero Sentiero della Pace. Il tracciato si snoda per circa 20 km, si svolge per lunghi tratti in discesa e non presenta difficoltà tranne nei pressi di Bocca Saval, poco dopo la partenza (passaggio attrezzato con corde fisse). Nei pressi di Bocca Saval (1.740 m) vi è l'omonima baita (1.692 m); nei dintorni si notano numerosi resti di baraccamenti e postazioni di guerra austro-ungariche. Superate le pendici orientali di Cima Pari e Cima Oro, il Sentiero della Pace scende verso il lago di Garda; la strada militare sterrata diventa asfaltata nei pressi della radura di Pratons (1.475 m), sorpassa l'abitato di San Rocco di Campi (680 m) e giunge a Riva del Garda dopo aver superato la località di San Giovanni (440 m) e la Maddalena.
L'entrata nel centro storico della città avviene per la porta San Marco. Il MAG - Museo Alto Garda, collocato all’interno della Rocca, ospita nella sezione storica un approfondimento dedicato alle fortificazioni dell’Alto Garda. Il pernottamento può avvenire in una delle numerose strutture ricettive della città.

Seconda tappa | Riva del Garda - Nago

La seconda tappa è molto breve, sono previsti solo 12 km per raggiungere il paese di Nago. Si può quindi dedicare la giornata ad una visita approfondita ai forti realizzati in questo settore dall’esercito austro-ungarico dalla metà dell’Ottocento fino ai primi anni del Novecento.
Il sentiero corre lungo la spiaggia; in mezz'ora si raggiunge il forte San Nicolò, costruito tra il 1860 e il 1861 per sbarrare l’accesso al Tirolo dal lago di Garda. Da qui si sale al monte Brione, complesso articolato e ricchissimo di forti realizzati in diversi periodi, esempio di fasi diverse di fortificazione: forte Garda, batteria di Mezzo, batteria Nord. Discesi dal monte Brione si prosegue lungo il lago fino a Torbole e si sale poi a Nago attraverso la storica strada di Santa Lucia. I due forti di Nago vennero eretti tra il 1860 e il 1861 a sbarramento della direttrice Nago-Passo San Giovanni-Mori-Rovereto secondo la miglior soluzione tecnologica del momento: un forte sul tracciato stradale, appoggiato da un altro forte sovrastante. Il pernottamento può avvenire in una delle numerose strutture ricettive della zona.

Terza tappa | Nago - Rifugio Damiano Chiesa

Le terza tappa porta al monte Altissimo di Nago (2.079 m). Da Nago sale una strada asfaltata che porta alla sommità dei Prati di Nago (1.550 m): il Sentiero della Pace l’abbandona dopo poche centinaia di metri e la taglia (talvolta ritrovandola). In circa un'ora e mezzo di cammino si giunge a malga Zures (642 m), nei pressi della quale rimangono numerosi resti di postazioni austro-ungariche. Proseguendo si giunge a Doss Casina (978 m), caposaldo italiano, dove sorge una chiesetta eretta nel 1916. Il sentiero sale quindi verso i Prati di Nago e il Monte Varagna (1.780 m), dove restano tracce di baraccamenti. Il monte Altissimo offre un panorama mozzafiato: le dolci praterie d'alta quota poste offrono un meraviglioso panorama sul lago di Garda, visibile in tutta la sua estensione nelle giornate limpide. Nei pressi della cima numerosi resti di trincee e piazzole d'artiglieria realizzate dall’esercito italiano e una cappella commemorativa restaurata negli anni '90. Ad attendere l'escursionista infine il rifugio Damiano Chiesa (tel. +39 0464 867130 / +39 3913839019​, www.rifugioaltissimo.com).

 


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