Sentiero della Pace 4° tratto: Rovereto e Vallagarina

Nagia Grom_ Osservatorio_MGR

Il Sentiero della Pace è un tracciato che collega i luoghi della Grande Guerra sul fronte del Trentino e si estende dal passo del Tonale alla Marmolada per una lunghezza di oltre 600 chilometri. Il percorso è contrassegnato da segnavia con una colomba. Nel box qui a fianco è disponibile una guida con la descrizione generica delle singole tappe che lo compongono.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

Questo tratto del Sentiero della Pace può essere percorso in sette giorni.



Prima tappa | Rifugio Damiano Chiesa - Mori

Dal rifugio Damiano Chiesa si scende alla Bocca del Creer (rifugio Graziani, 1.620 m, tel. +39 0464 350013), si sale a Corna Piana e poi, percorrendo il Sentiero delle Vipere, si arriva al Passo San Valentino. Da qui il sentiero prosegue su strada sterrata; si superano, con dolci saliscendi e ampi panorami sulla valle dell'Adige, il Corno della Paura e il monte Vignola (1.607 m, con una deviazione di circa 30 minuti è possibile vedere resti militari, postazioni d'artiglieria, l’arrivo di una teleferica). Da qui inizia la lunga discesa che in giornata porta fino al fondovalle: ignorando le indicazioni per la Polsa, si prosegue verso “Pozza” seguendo la strada forestale Cestarelli, si attraversano i paesi di Saccone, Crosano e si raggiunge infine il centro di Mori. Il pernottamento può avvenire in una delle strutture ricettive della zona.

Seconda tappa | Mori - Ronzo Chienis

Dal centro di Mori si raggiunge la località Mori Vecchio e si seguono le indicazioni del sentiero “La Lasta-Manzano”. Il paese di Manzano (717 m) è preceduto dalla bella chiesa medievale dedicata a Sant'Apollonia: a sinistra del paese si eleva il monte Nagià Grom, caposaldo austro-ungarico ricchissimo di manufatti militari ripristinato dagli Alpini di Mori (deviazione consigliata, si calcoli circa un’ora). Da Manzano si segue la strada asfaltata verso Valle San Felice, la si percorre fino a incontrare, all'altezza di una curva, l'indicazione per il monte Creino (1.280 m). Salendo lungo la valle si incontrano i resti di Castel Gresta, si attraversa il paese di Pannone, la cappella di San Rocco e si giunge infine alla località di Santa Barbara (1.167 m). Da qui ci si sposta sul monte Creino, dal quale si gode di una vista magnifica sul lago di Garda e dove, grazie a recenti lavori di recupero, è possibile visitare un articolato sistema di trincee, un osservatorio e postazioni di artiglieria in caverna. Da qui si ridiscende verso il paese di Ronzo Chienis (1.000 m), dove è possibile pernottare.

Terza tappa | Ronzo Chienis - Rovereto

La terza tappa porta a Rovereto, che si fregia del titolo di “Città della Pace”. Il percorso prevede uno sviluppo di circa 17 km. Da Ronzo Chienis si raggiunge la vetta del monte Biaena (1.615 m). Dalla croce di vetta, che si erge sopra una caverna scavata nella roccia, sede di una postazione d’artiglieria, si domina Rovereto. Dal monte Biaena il percorso prosegue in discesa; nel primo tratto il sentiero è ripido e su terreno scosceso, poi si cammina alternativamente su strada asfaltata (la si incontra poco prima di passo Faè), strade sterrate e sentieri, passando per Lenzima ed Isera, fino ad arrivare a Rovereto, dove numerose sono le alternative per il pernottamento e dove è possibile visitare il Museo Storico Italiano della Guerra.

Quarta tappa | Rovereto - Rifugio Monte Zugna

Tappa impegnativa (dislivello complessivo di quasi 1.500 m), ma estremamente interessante, che porta alla scoperta di  monumenti e importanti resti di manufatti militari.
Luogo ideale di partenza è piazza del Podestà, di fronte al Municipio di Rovereto e al castello veneziano che ospita il Museo Storico Italiano della Guerra. Superato il ponte sul fiume Leno, che immette nello storico quartiere di Santa Maria, si prende sulla sinistra una via acciottolata (vicolo della Madonna) che porta al Santuario della Madonna del Monte. In breve si raggiunge il Sacrario Militare che ospita le salme di oltre 20.000 soldati italiani ed austro-ungarici. Poco sopra, sul Colle di Miravalle, si erge la Campana dei Caduti (raggiungibile in circa 20 minuti attraverso il sentiero “Camminando nella Pace”). Dal Sacrario Militare comincia la Strada degli Artiglieri con 102 targhe dedicate alle “Medaglie d'oro” dell'artiglieria italiana; al termine si giunge alla Caverna Damiano Chiesa, dove l'irredentista roveretano fu fatto prigioniero nel maggio del 1916, per poi essere condotto a Trento e lì condannato a morte. Il Sentiero della Pace prosegue ora in costante salita e incontra luoghi di aspri combattimenti: Malga Tof (1.051 m), Zugna Torta (1.238 m), l’area del “Trincerone-Kopfstellung”, dove nella primavera 1916 si infranse l’offensiva austro-ungarica nota come Strafexpedition. L’area, ricca di resti di trincee e manufatti militari, è stata recentemente ripulita e attrezzata con segnaletica e pannelli didattici. Proseguendo si incontra la Valletta di San Lazzaro con i resti del cimitero di San Matteo e, poco oltre, l’ex cimitero di San Giorgio. La tappa si conclude al rifugio Monte Zugna (1.616 m, tel. +39 0464 917959).

Quinta tappa | Rifugio Monte Zugna - Rifugio Fraccaroli

Dal rifugio Monte Zugna si sale lungo la strada militare fino al “Parco della Pace”, dove sono visibili il grande impluvio per la raccolta dell'acqua piovana costruito dall’esercito austro-ungarico prima della guerra e i resti di manufatti militari realizzati dagli italiani dopo il 1915. La cima del monte Zugna (1.864 m, panorama grandioso) si trova a 15 minuti di cammino mentre il Sentiero della Pace prosegue su strada militare verso sud, fino ai 1.450 m di passo Buole. Qui si possono osservare la cappella e l’obelisco commemorativo dei fanti italiani che difesero strenuamente la posizione tra maggio e giugno 1916. Da passo Buole si torna a salire; dopo aver superato la malga Val di Gatto, la Pala di Cherle, il Pra del Sinel (1988 m) e la Bocchetta di Grole, si raggiunge il rifugio Fraccaroli (2.232 m, tel. 347 045 2218), che sorge ai piedi di Cima Carega (2.259 m).

Sesta tappa | Rifugio Fraccaroli - Rifugio Achille Papa

Il tratto che porta nell'area del Pasubio può venir coperto in uno o due giorni di cammino: qui proponiamo la prima soluzione. Dal rifugio Fraccaroli si scende prima a Bocchetta Mosca, poi a Bocchetta Fondi (2.042 m) e infine al Passo Campogrosso. Da qui, su strada asfaltata, si prosegue fino al Pian delle Fugazze. Nei pressi del passo sorgono il Sacrario del Pasubio e un interessante museo storico dedicato alla Prima Armata e al suo comandante Pecori Giraldi (la visita è consigliata solo a chi decide di spezzare la tappa in due; chi desidera completare la tappa in giornata deve affrontare ancora 800 m di dislivello). Il percorso prosegue lungo la strada militare del Pasubio che, dopo la Galleria Generale d'Havet, è ricordata come la Strada degli Eroi. Il rifugio Achille Papa (tel. +39 0445 630233, www.caischio.it) si trova a 1.934 m.

Settima tappa | Rifugio Achille Papa - Rifugio Lancia

La tappa prevede la traversata del Pasubio. Sul cammino si incontrano l’aera monumentale con l'Arco Romano e la Cappella commemorativa realizzate nel dopoguerra; proseguendo verso Selletta Comando appaiono numerosi resti di trincee, camminamenti, postazioni. Questa parte del Pasubio è “zona sacra”; negli ultimi anni sono stati realizzati importanti lavori di recupero e numerosi sono i pannelli esplicativi. Il sentiero corre lungo il crinale: da Cima Palon al Dente Italiano (2.200 m), dove nel 1918 una mina ha letteralmente cancellato la cima; dal Dente Austriaco al Roite. Dalla Bocchetta delle Corde, ai piedi del monte Testo, il sentiero scende verso il rifugio Lancia (1.802 m, tel. +39 347 1600846, www.rifugiolancia.it).

 


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