Monte Vignola - Corno della Paura

Monte Vignola-Corno della Paura_Nicola Campostrini

Questo itinerario circolare ci immerge in una zona molto interessante dal punto di vista botanico e ci permette di scoprire interessanti manufatti militari. In quest’area si ritrovano le tracce di un fenomeno tipico dell'intero fronte lagarino: resti di opere difensive che gli austro-ungarici progettarono e cominciarono a realizzare ma che non riuscirono a completare a causa dell'arretramento precauzionale delle linee a inizio conflitto.
Il monte Vignola avrebbe dovuto infatti ospitare un forte della cintura fortificata della Vallagarina che dal Baldo avrebbe dovuto arrivare fino al Pasubio. Di fatto l'Impero austro-ungarico non riuscì a dare corso a questi progetti e nel 1915 le linee vennero fatte arretrare permettendo una rapida avanzata italiana.
Una volta giunti sulla vetta di questa montagna capirete perché fu scelta dal Genio imperiale come sede di un forte. Lo sguardo spazia dal Pasubio alle Piccole Dolomiti, ai Lessini e persino al Garda, l'Adamello, la Presanella, il Brenta. Ma più interessante ancora è vedere come si possa osservare l'intero corso della Vallagarina e dell'Adige da nord a sud.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

ITINERARIO
Si sale a Polsa di Brentonico lungo la strada che parte da Mori e si parcheggia all'altezza del campeggio Polsa. Si imbocca la strada militare che affianca la struttura del camping per raggiungere in breve e con una pendenza piacevole Malga Vignola. Subito si nota il grande impluvio per la raccolta dell'acqua piovana, ancora in perfette condizioni, costruito dagli austro-ungarici. Nelle vicinanze anche ruderi delle caserme smantellate dagli abitanti del luogo per ricostruire le proprie abitazioni al termine della guerra.
A monte si incrocia il monumento del gruppo alpini Cima Vignola. Tenendo a sinistra si punta alla cima. A metà salita si nota l'ingresso di una galleria scavata nella roccia dai soldati. Se decidete di visitarla è necessario fare molta attenzione ed essere dotati di una torcia.
Sulla cima si trovano alcune postazioni circolari in cemento per l'artiglieria antiaerea realizzate dalle truppe italiane dopo il 1915. Rientrati all'altezza del monumento si può proseguire lungo la strada in direzione passo San Valentino e arrivare al Corno della Paura lungo un suggestivo percorso a strapiombo sulla valle dell'Adige reso perfettamente sicuro da cordini metallici con funzione di parapetto.
Si prosegue sino a due suggestive gallerie scavate in roccia dal Genio militare italiano incrociando scarti di materiale da perforazione e basamenti per la teleferica che saliva dal fondovalle oltre a ruderi dei baraccamenti italiani e di postazioni per artiglieria. Il Corno della Paura è visitabile con una piccola deviazione. Per ritornare al punto di partenza si prosegue fino a incrociare una lapide dedicata alla I Armata, da qui si tiene a destra e si giunge al parcheggio in circa 2,5 chilometri, passando per malga Pravecchiodi sopra e Baita Pravec.

Per le escursioni in Vallagarina sono disponibili alcuni utili strumenti.
La guida “I luoghi della Grande Guerra in Vallagarina” viene distribuita gratuitamente presso il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e all'info point dell’Azienda per il turismo Rovereto e Vallagarina (scarica qui la versione pdf).

La mappa escursionistica “Vallagarina. I luoghi della Prima guerra mondiale” è una carta topografica realizzata da 4Land in vendita presso il bookshop del Museo della Guerra di Rovereto e l'Info Point dell'Apt di Rovereto al costo di 1 euro.
E' disponibile una versione digitale gratuita della mappa per dispositivi mobili. Per ottenerla è suffciente scaricare gratuitamente l’applicazione Pdf Maps e poi cliccare qui.


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