Strassensperre Strino | Forte Strino

Forte Strino

Il valico del Tonale fu uno dei primi per i quali lo Stato Maggiore austriaco predispose un piano di difesa: il primo progetto di sbarramento è del 1848, ma i primi interventi risalgono al 1860, quando iniziarono i lavori di costruzione della tagliata stradale di Strino.

Forte Strino venne costruito fra il 1860 e il 1861 a 1538 m di quota; posto nei pressi di Vermiglio, prende il nome dal rio che lo lambisce.
Si tratta di una casamatta a due piani rivestita con pietre squadrate, semicircolare, con planimetria ad L, munita di una torre di guardia e di un fossato. Al piano terra trovano spazio le cannoniere, mentre le fuciliere si trovano al primo piano; la copertura era in legno.
Il passare del tempo e il progresso delle artiglierie, resero sempre più evidente l’inadeguatezza della struttura, che mancava di difese appropriate nell'eventualità di un aggiramento frontale (tramite la vecchia strada e i vecchi sentieri) e laterale (dalla Forcella di Montozzo).
Consapevole della vulnerabilità del forte, alla fine del secolo lo stato maggiore austriaco ne decise l’adeguamento: vennero rifatte le postazioni d'artiglieria e il tetto fu sostituito da uno in pietra e cemento, con un parapetto e feritoie.
Era dotato di generatore di corrente, telefono, segnalatori ottici e acqua potabile che proveniva dal rio Strino. Era armato con 4 cannoni da 12 cm e 4 cannoni da 10 cm.

Nel 1898 venne rafforzato con l’aggiunta di un sottostante fortino per il combattimento ravvicinato, detto Nahkampfanlage Strino, o forte Velon, dalla località dove sorgeva. Realizzato in pietra sbozzata con l’inserimento di scudi corazzati verticali, forte Velon aveva una copertura in calcestruzzo blindato ed era equipaggiato con armamento leggero.
Nel 1906 le due opere furono collegate con scalinata protetta da una volta in calcestruzzo. Tra il 1906 ed il 1907 forte Strino fu rafforzato con l'aggiunta di un posto di guardia situato a livello stradale.
L’intero complesso venne disarmato nel 1915 e trasformato in centrale telefonica di settore, a collegamento dei forti più moderni dello sbarramento del Tonale.

Progetto di recupero
Negli anni ‘30 forte Strino fu interessato dall’azione dei recuperanti, che estrassero i metalli dalle strutture fortificate determinando gravi lesioni e crolli.
L’edificio fu lasciato per anni allo stato d’abbandono fino a quando l’amministrazione comunale di Vermiglio, con l’ausilio della Provincia autonoma di Trento, decise di promuovere un progetto di recupero del forte. Nel 1997, a conclusione dei lavori, si costituì il Comitato Forte Strino di Vermiglio; dal 2008 le visite e le attività nel forte sono gestite da un’associazione.

Attualmente ospita una collezione di materiali della Prima guerra mondiale; un plastico, in scala territoriale, offre un quadro delle linee di combattimento, la dislocazione delle fortificazioni e delle truppe dei due schieramenti contrapposti. All’interno è presente anche una sala proiezioni.

Circuito dei forti
L'opera fa parte del Circuito dei forti.

Come raggiungerlo
Percorrendo la statale 42 in direzione Passo del Tonale, si supera l’abitato di Vermiglio e, dopo circa un chilometro, il forte appare sulla destra. Si lascia l’auto nel grande parcheggio sulla sinistra e in pochi minuti si raggiunge il forte.

Bibliografia
- Daniele Bertolini, La prima guerra mondiale sui monti del Tonale: storia luoghi itinerari, Cles, Nitida Immagine 2007
- Il recupero dei forti austro-ungarici trentini, a cura di Morena Dallemule e Sandro Flaim, PAT, 2014

Da Forte Strino, proseguendo fino al Passo del Tonale, è possibile prendere la funivia oppure percorrere l'itinerario che porta a Passo Paradiso dove è visitabile l’allestimento multimediale “Suoni e voci della Guerra Bianca”.
Orari: aperto nel periodo estivo; nel periodo invernale solo con condizioni meteorologiche favorevoli.
Info: Ufficio Turistico Tonale Tel. 0364 903838
www.valdisole.net


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