Monte Biaena

Monte Biaena_croce di vetta,visibili resti di fortificazioni e trincee_MGR

Meta per una escursione non troppo impegnativa con scorci paesaggistici molto interessanti e la scoperta di aree fortificate. Il monte Biaena non fu mai coinvolto in scontri di fanteria ma ricoprì un ruolo di importante vetta strategica per il controllo della sottostante Vallagarina e come postazione di artiglierie che operavano sul fronte del Baldo, del monte Zugna e del Pasubio.
Oggi vi si ritrovano segni di trinceramenti e di postazioni oltre a testimonianze del sistema di trasporto con teleferica che saliva da Ronzo Chienis e delle opere ingegneristiche realizzate per la raccolta dell'acqua piovana.

Prima di intraprendere un’escursione invitiamo a verificare sempre le condizioni del tracciato da percorrere presso le Aziende di Promozione Turistica e sul sito della SAT Società Alpinisti Tridentini.

ITINERARIO:
Il punto di partenza per questo piacevole itinerario è Passo Bordala a 1252 m. Lo si raggiunge in automobile risalendo la valle di Gresta dalla strada statale che collega Rovereto-Riva del Garda, oppure da Villa Lagarina, nei pressi di Rovereto. In entrambi i casi la distanza è di circa15 km ma l'accesso più scorrevole è dalla valle di Gresta.
Dal passo tenete le indicazioni per malga Somator fino a trovare sulla destra, a poco più di un chilometro, un parcheggio. Imboccate il sentiero 671 che sale con lieve inclinazione il boscoso versante ovest del monte Biaena. In breve toccherete quota 1400 metri e incontrerete due ampi crateri lasciati dai proiettili esplosi e i resti della teleferica che partiva dall'abitato di Ronzo Chienis.
Il sentiero esce dal bosco in zona “la Lasta”, superando ampi lastroni di roccia inclinata e offrendo già un'anticipazione dello scenario che si godrà sulla cima. Quando incrociate il segnavia 678 che sale da Ronzo Chienis, vi trovate nelle vicinanze di capanna Biaena (1618 metri, con apertura domenicale estiva da verificare telefonicamente), gestita dalla sezione SAT della valle di Gresta ed eretta sul basamento della teleferica militare austriaca mentre a monte è ancora funzionante anche il grande invaso per la raccolta dell’acqua costruito durante la guerra.
In pochi minuti risalite fino alla cima per godere dell'arioso paesaggio e intravedervi i segni di quello che era il trinceramento blindato che la caratterizzava con tre caverne in roccia che ospitavano quattro pezzi da 90 mm e due da 120 mm.
Il rientro avvenie per lo stesso itinerario; gli escursionisti esperti che si muovono con disinvoltura nei tratti dotati di corde metalliche possono percorrere la cresta della montagna in direzione Nord, verso malga Somator, e scendere lungo il sentiero 673 che perde quota velocemente. Arrivati a Malga Somator si ritorna lungo la strada asfaltata fino al parcheggio e ai mezzi.

Per le escursioni in Vallagarina sono disponibili alcuni utili strumenti.
La guida “I luoghi della Grande Guerra in Vallagarina” viene distribuita gratuitamente presso il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e all'info point dell’Azienda per il turismo Rovereto e Vallagarina (scarica qui la versione pdf).

La mappa escursionistica “Vallagarina. I luoghi della Prima guerra mondiale” è una carta topografica realizzata da 4Land in vendita presso il bookshop del Museo della Guerra di Rovereto e l'Info Point dell'Apt di Rovereto al costo di 1 euro.
E' disponibile una versione digitale gratuita della mappa per dispositivi mobili. Per ottenerla è suffciente scaricare gratuitamente l’applicazione Pdf Maps e poi cliccare qui.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Mauro Zattera, Donato Riccadonna, Sentieri di confine: l’Alto Garda e Ledro nella Prima guerra mondiale, Associazione Riccardo Pinter - Museo Storico Italiano della Guerra 2008.
Giovanni Fioroni, La Valle di Gresta e la Valle del Cameras nella prima guerra mondiale 1915-1918, Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto 1988.