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I profughi trentini. In giro per l’Europa

Dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel maggio del 1915, le autorità militari austro-ungariche decisero l’evacuazione forzata di circa 75.000 civili dalle zone ritenute pericolose del Trentino. Per la maggior parte essi vennero ospitati in grandi campi di baracche, chiamati “città di legno”. Altri furono distribuiti in piccoli gruppi in cittadine e villaggi nelle regioni interne dell’Impero.