Tavola

Due menti oltre la guerra

Il 25 novembre 1915 Albert Einstein (1879-1955) pubblica le equazioni di campo, il nucleo e il risultato finale della teoria della relatività generale, il lavoro più complesso del fisico tedesco. L'orrore per la guerra matura in Einstein un pacifismo sempre più radicale e lo porta a vergognarsi di appartenere al genere umano.

Nello stesso mese Sigmund Freud (1856-1939) lavora a On Transience, un breve saggio sulla bellezza e il lutto, iniziato nel 1913, sospeso e concluso dopo un anno di riflessioni sulla guerra. In questo testo il padre della psicoanalisi indaga la vanità degli sforzi umani nel tentare di costruire qualcosa che duri nel tempo. L'iniziale adesione patriottica dello psicoanalista lasciò presto il posto a un senso di smarrimento di fronte alla carneficina portata dal conflitto; Freud definì la scienza una prostituta, che si vende al solo scopo di distruggere il nemico.

Mentre Einstein navigava oltre la conoscenza umana e Freud indagava i corridoi più intimi della mente, il mondo intorno a loro stava cambiando. Famoso è lo scambio di lettere tra i due scienziati nel 1932, nel quale Einstein invita Freud a riflettere su un possibile modo di “liberare l'umanità dalla minaccia della guerra”. Freud, dopo un ragionamento approfondito, afferma che “tutto ciò che agisce per lo sviluppo culturale funziona anche contro la guerra”.

Tre anni dopo Einstein emigrò negli Stati Uniti per continuare il suo lavoro, incapace di farlo in patria, imitato da Freud che, tre anni dopo, lasciò la Vienna occupata dai nazisti e si trasferì a Londra. Un anno dopo scoppiò la Seconda guerra mondiale.