Tavola

Wilfred Edward Salter Owen

Wilfred Edward Salter Owen (1893-1918) è da molti considerato il principale poeta della Prima guerra mondiale. Nonostante questo, Owen non vide mai pubblicate le proprie opere, a parte alcune poesie incluse nella rivista
The Hydra. La sua war poetry – che descriveva le atrocità della guerra – venne portata al pubblico solo dopo la sua morte, ed ebbe una seconda riscoperta negli anni Sessanta.
Owen morì il 4 novembre 1918, solo una settimana prima della fine della guerra; la madre ricevette il telegramma che l'informava della morte del figlio il giorno stesso dell'armistizio.
Fra le sue poesie,
Bellezza descrive il fascino distorto di una scarica di proiettili, l'unica speranza di ottenere un congedo, di rivedere casa.

Una palla di shrapnel
proprio li dove nuotando gli brillava l’umida pelle,
come l’aprirsi di un anemone marino.
Ci dicemmo: «Che bello, amico, che bello!»
Sapevo che quel fiore era per lui una speranza
di sopravvivere, di rivedere le rose di casa.
La bellezza è ciò che piace e delizia
«E non porta un vantaggio personale» – Kant.
Risi. Ma venni più tardi a sapere
che un cancro rodeva quel fiore scarlatto
e che lui con esso sprofondò […. ]
per deporlo tra gli anemoni al largo di Dover.